Castelsardo

Castelsardo

Origini, arte e tradizioni

Fondazione del borgo

Fondata, secondo la tradizione, dalla famiglia Doria intorno al 1100, Castelsardo mutò il suo nome seguendo le ordinanze degli occupanti di turno: dalla denominazione di Castelgenovese sotto i Doria, a quella di Castellaragonese, data a seguito dell'occupazione spagnola del sito (1449).
Soltanto nel 1767 Carlo Emanuele di Savoia dispose il toponimo che noi oggi conosciamo.

La cittadina (5200 abitanti) che si abbarbica su un promontorio disteso verso il golfo dell'Asinara, rientra nella prestigiosa associazione dei borghi più belli d'Italia e non a caso.
La visione del centro fortificato, che primeggia sul mare con il suo castello, è davvero spettacolare e a dir poco magnificente.

Pochi comuni come Castelsardo hanno avuto la capacità di valorizzare il proprio patrimonio storico e culturale in termini di dinamicità e soprattutto fruizione per i visitatori.
Tra i significativi progetti ricordiamo l'itinerario delle sette città regie della Sardegna che coinvolge altri sei importanti centri isolani (Alghero, Bosa, Cagliari, Iglesias, Oristano e Sassari).


Patrimonio artistico e architettonico

Sede Vescovile dal 1503 al 1839, Castelsardo offre al visitatore un percorso mozzafiato attraverso l'intreccio di vicoli e snodi della borgata, distribuita sul promontorio, e che culmina con la presenza dominante del castello.
Da visitare assolutamente il Museo dell'Intreccio Mediterraneo all'interno del maniero, e quello diocesano realizzato nella cattedrale nonchè sede dell'antica Diocesi Ampurias, di S. Antonio Abate.
Eretta tra il 1586 e il 1607 sopra l'antecedente edificazione romanica la chiesa, meravigliosamente incastonata all'interno del centro medievale, si presenta protesa sulla scoscesa parete del promontorio, rivolta verso il golfo dell'Asinara.
Essa rappresenta un raro scrigno d'opere d'arte: troviamo, infatti, al suo interno l'opera del celebre maestro di Castelsardo.
Determinante per la storia dell'arte isolana il polittico della Madonna con angeli musicanti che ammette la Sardegna all'interno della nuova temperie artistica italiana del rinascimento e delle maestranze fiamminghe.
Nel percorso che si dipana attraverso le vie intricate del centro, sostiamo in prossimità dello spettacolare Belvedere sui Bastioni Spagnoli dove scorgiamo in direzione della cinta muraria la torre difensiva di Porta a Mare.


Tradizione e devozione

Tra le ricorrenze da segnalare la processione pasquale di Lunissanti, dove ogni stazione (sono dieci i misteri viventi che sfilano nel corteo) è sottolineata dalle emozionanti e antiche polifonie corali; il venerdì assistiamo alla deposizione di Gesù dalla Croce (il cravamentu).
Altre significative proposte sono quelle offerte dal comune per il lunedì dell'Angelo.
Castelsardo è oramai da anni attrezzata ad accogliere migliaia di turisti, soprattutto giovani, che affollano la località in occasione dei concerti aperitivo all'interno del castello e dei concerti pic nic sul prato.